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I gioielli
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    Anello da fidanzamento in oro, con inserimento di paste vitree colorate (due verdi e una trasparente) incastonate a notte, primo Novecento.
    Collezione Ameriga Vacca.
    Foto di Marina Tolu.

    600
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    Anello, ricavato da orecchino, in oro giallo e bianco, con pasta vitrea trasparente incastonata a notte, primo Novecento.
    Collezione privata.
    Foto di Marina Tolu.

    600
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    Anello, ricavato da orecchino, in oro giallo e bianco, con pasta vitrea trasparente incastonata a notte, primo Novecento.
    Collezione privata.
    Foto di Marina Tolu.

    600
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    Bracciale in rame a forma di serpente, anni Quaranta.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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    Orologio da taschino d’argento Remontoir Cylindre, dotato di catenella per fissarlo agli indumenti, metà XIX secolo.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    405
    600
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    Orologio da taschino d’argento Remontoir Cylindre, dotato di catenella per fissarlo agli indumenti, metà XIX secolo.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
    518
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    Orologio da taschino d’argento Remontoir Cylindre, dotato di catenella per fissarlo agli indumenti, metà XIX secolo.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
    518
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    Orecchini in oro giallo e bianco (recto) con pasta vitrea trasparente incastonata a notte, anni Quaranta.
    Collezione Regina Spiga.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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    Orecchini in oro giallo e bianco (verso) con pasta vitrea trasparente incastonata a notte, anni Quaranta.
    Collezione Regina Spiga.
    Foto di Arianna Murru.

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    Orecchini in oro giallo con applicazioni in oro bianco, anni Cinquanta.
    Collezione Giuseppe Branca.
    Foto di Arianna Murru.

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    484
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    Orecchini in oro giallo e bianco con pasta vitrea trasparente incastonata a notte, anni Cinquanta.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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    Cannixeddas, orecchini a cerchio in oro, anni Cinquanta.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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    Spilla in oro (recto), con perle incastonate in pasta vitrea. Utilizzata per fermare il fazzoletto (su muncadori) sul capo, primo Novecento.
    Collezione Emma Pitzianti.
    Foto di Marina Tolu.

    600
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    Spilla in oro (verso), con perle incastonate in pasta vitrea. Utilizzata per fermare il fazzoletto (su muncadori) sul capo, primo Novecento.
    Collezione Emma Pitzianti.
    Foto di Marina Tolu.

    600
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    Spilla in oro dal motivo floreale (recto), con perla bianca in posizione centrale e pasta vitrea colorata incastonata, anni Settanta.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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    Spilla in oro dal motivo floreale (verso), con perla bianca in posizione centrale e pasta vitrea colorata incastonata, anni Settanta.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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    Spilla in oro (recto) con motivi a foglia e pasta vitrea colorata incastonata, anni Settanta.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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    Spilla in oro (verso) con motivi a foglia e pasta vitrea colorata incastonata, anni Settanta.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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    Portasigarette d’argento con decorazioni floreali a incisione e chiusura con lapislazzuli incastonato, metà XIX secolo.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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    Portasigarette d’argento con decorazioni floreali a incisione e chiusura con lapislazzuli incastonato, metà XIX secolo.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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    Sabègia, fine XIX secolo.
    Globo di pasta vitrea nera, incapsulato in filigrana d’argento e sostenuto da due catenelle in lamina d’argento.
    L’amuleto è stato tramandato da madre in figlia; a esso si attribuiva il potere della protezione dei neonati dagli influssi negativi dell’ogu liau. Per questo motivo veniva appuntato nella spalla (in su coddixeddu) del bimbo mediante una spilla da balia, accompagnato sempre da un nastrino di colore verde (su frochixeddu birdi).
    Collezione Ameriga Vacca.
    Foto di Arianna Murru.

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    Sabègia (particolare), fine XIX secolo.
    Globo di pasta vitrea nera, incapsulato in filigrana d’argento e sostenuto da due catenelle in lamina d’argento.
    L’amuleto è stato tramandato da madre in figlia; a esso si attribuiva il potere della protezione dei neonati dagli influssi negativi dell’ogu liau. Per questo motivo veniva appuntato nella spalla (in su coddixeddu) del bimbo mediante una spilla da balia, accompagnato sempre da un nastrino di colore verde (su frochixeddu birdi).
    Collezione Ameriga Vacca.
    Foto di Arianna Murru.

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    Amuleto composito caratterizzato da una sabègia (globo di pasta vitrea nera) e da un contenitore cilindrico in lamina d’argento (portaprofumi o agoraio) uniti da una catenella d’argento, XIX secolo.
    All’amuleto e, in particolare, a sa sabègia si attribuiva il potere della protezione dei neonati dagli influssi negativi dell’ogu liau. Per questo motivo veniva appuntato nella spalla (in su coddixeddu) del bimbo mediante una spilla da balia, accompagnato sempre da un nastrino di colore verde (su frochixeddu birdi).
    Collezione Vincenza Cau.
    Foto di Marina Tolu.

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    Amuleto composito (aperto) caratterizzato da una sabègia (globo di pasta vitrea nera) e da un contenitore cilindrico in lamina d’argento (portaprofumi o agoraio) uniti da una catenella d’argento, XIX secolo.
    All’amuleto e, in particolare, a sa sabègia si attribuiva il potere della protezione dei neonati dagli influssi negativi dell’ogu liau. Per questo motivo veniva appuntato nella spalla (in su coddixeddu) del bimbo mediante una spilla da balia, accompagnato sempre da un nastrino di colore verde (su frocchixeddu bidri).
    Collezione Vincenza Cau.
    Foto di Marina Tolu.

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    Contravelenu o contraferenu (letteralmente contravveleno), XIX secolo.
    L’amuleto (2x4 cm circa) è un astuccio in pelle ben cucito contenente la testa di una vipera; viene utilizzato sulle persone come un vero e proprio antidoto, un contravveleno, alle punture velenose provocate da insetti vari. Il procedimento per eseguire il rimedio è il seguente: si impugna l’amuleto di pelle e lo si lascia cadere a terra facendosi il segno della croce per poi raccoglierlo e strofinarlo sulla parte interessata dall’infezione e nello stesso momento la “persona adatta” (che possiede l’oggetto) recita l’Ave Maria; il tutto viene ripetuto per tre volte consecutive e per i tre giorni seguenti.
    Collezione Sergio Uras e Maria Fenu.
    Foto di Arianna Murru.

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    Medaglia abrebada in ottone (recto) raffigurante un frate in una faccia e Sant’Anna nell’altra, XIX secolo.
    Il suo uso era verosimilmente legato alla pratica della mexina de s’ogu liau (la medicina contro il malocchio).
    Collezione Vincenza Cau.
    Foto di Marina Tolu.

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    Medaglia abrebada in ottone (verso) raffigurante Sant’Anna in una faccia e un frate nell’altra, XIX secolo.
    Il suo uso era verosimilmente legato alla pratica della mexina de s’ogu liau (la medicina contro il malocchio).
    Collezione Vincenza Cau.
    Foto di Marina Tolu.

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    Medaglia (recto), presumibilmente in ottone, raffigurante un profilo umano. L’oggetto è stato casualmente rinvenuto nelle campagne di Siddi, in località Pedra de cungiau. La tipologia della medaglia ha indotto chi l’ha ritrovata a non liberarsene, anzi, a custodirla in casa: essa, infatti, potrebbe configurarsi come un amuleto legato alla pratica della mexina de s’ogu liau (la medicina contro il malocchio).
    Collezione Orlando Vacca.
    Foto di Marina Tolu.

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    Medaglia (verso), presumibilmente in ottone, raffigurante un profilo umano. L’oggetto è stato casualmente rinvenuto nelle campagne di Siddi, in località Pedra de cungiau. La tipologia della medaglia ha indotto chi l’ha ritrovata a non liberarsene, anzi, a custodirla in casa: essa, infatti, potrebbe configurarsi come un amuleto legato alla pratica della mexina de s’ogu liau (la medicina contro il malocchio).
    Collezione Orlando Vacca.
    Foto di Marina Tolu.

    600
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    Vari esemplari di cipree (varietà Cypraea tigris) incapsulate in argento, XVII secolo.
    Il richiamo alla fisionomia sessuale femminile rientra nell’utilizzo apotropaico dell’oggetto, al quale si unisce, in uno degli esemplari ritrovati, il simbolo sessuale maschile, rappresentato da due frammenti allungati di corallo. In alcune di queste tipologie di amuleti la presenza di campanellini e quindi dell’effetto sonoro, aumenterebbe il loro potere magico-apotropaico. Questi amuleti venivano appesi, insieme ad altri, all’intradosso degli archetti sorreggenti il velo che ricopriva la statua dell’Assunta distesa sul letto.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

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    Ciprea (recto) montata in argento con ornamenti in filo ritorto a cui sono agganciati due frammenti pendenti di corallo dalla forma allungata, un sonaglio in argento e una catenella, XVII secolo.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

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    312
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    Ciprea (verso) montata in argento con ornamenti in filo ritorto a cui sono agganciati due frammenti pendenti di corallo dalla forma allungata, un sonaglio in argento e una catenella, XVII secolo.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

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    312
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    Ciprea montata in argento con ornamenti in filo ritorto, quattro campanelli in lamina d’argento pendenti e una catenella, XVII secolo.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

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    Ciprea (recto) montata in argento con ornamenti in filo ritorto, quattro campanelli in lamina d’argento pendenti e una catenella, XVII secolo.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    404
  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/015 magia_siddi.jpg

    Ciprea (verso) montata in argento con ornamenti in filo ritorto, quattro campanelli in lamina d’argento pendenti e una catenella, XVII secolo.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    404
  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/016 magia_siddi.jpg

    Ciprea (recto) montata in argento con ornamenti in filo ritorto, due campanelli in lamina d’argento pendenti e una catenella, XVII secolo.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    517
  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/017 magia_siddi.jpg

    Ciprea (verso) montata in argento con ornamenti in filo ritorto, due campanelli in lamina d’argento pendenti e una catenella, XVII secolo.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    517
  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/018 magia_siddi.jpg

    Ciprea (recto) montata in argento con ornamenti in filo ritorto e tre campanelli in lamina d’argento pendenti, XVII secolo.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    431
  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/019 magia_siddi.jpg

    Ciprea (verso) montata in argento con ornamenti in filo ritorto e tre campanelli in lamina d’argento pendenti, XVII secolo.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

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    431
  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/020 magia_siddi.jpg

    Ciprea (recto) montata in argento con ornamenti in filo ritorto, tre campanelli in lamina d’argento pendenti e una catenella, XVII secolo.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    401
  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/021 magia_siddi.jpg

    Ciprea (verso) montata in argento con ornamenti in filo ritorto, tre campanelli in lamina d’argento pendenti e una catenella, XVII secolo.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    401
  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/022 magia_siddi.jpg

    Ciprea (recto) montata in argento con ornamenti in filo ritorto, due campanelli in lamina d’argento pendenti e una catenella, XVII secolo.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    443
  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/023 magia_siddi.jpg

    Ciprea (verso) montata in argento con ornamenti in filo ritorto e tre campanelli in lamina d’argento pendenti, XVII secolo.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    443
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    Sonagli e amuleti, XVII-XVIII secolo.
    Spezzoni di vetro trasparenti montati in lamina d’argento, alcuni con campanelli d’argento pendenti e catenelle raccordate da un anellino di sospensione. Questi amuleti venivano appesi, insieme ad altri, all’intradosso degli archetti sorreggenti il velo che ricopriva la statua dell’Assunta distesa sul letto.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    383
  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/025 magia_siddi.jpg

    Amuleto, XVII-XVIII secolo.
    Spezzone di vetro trasparente contenente una spirale colorata, montato in lamina d’argento con catenelle in argento.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

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    393
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    Amuleto, XVII-XVIII secolo.
    Spezzone di vetro trasparente montato in lamina d’argento con catenelle in argento unite in un anellino di sospensione.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

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    Sonaglio, XVII-XVIII secolo.
    Spezzone in vetro trasparente montato in lamina d’argento, con un campanello d’argento pendente (mancano gli altri due) e catenelle in argento unite in un anellino di sospensione.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

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    531
  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/028 magia_siddi.jpg

    Sonaglio, XVII-XVIII secolo.
    Spezzone in vetro trasparente montato in lamina d’argento, con due campanelli d’argento pendenti e catenelle in argento unite in un anellino di sospensione.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

    600
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    Sonaglio, XVII-XVIII secolo.
    Spezzone in vetro trasparente montato in lamina d’argento e tre catenelle in argento unite in un anellino di sospensione (mancano i campanellini pendenti).
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

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  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/030 magia_siddi.jpg

    Amuleto, XVII-XVIII secolo.
    Spezzone in vetro trasparente montato in lamina d’argento e catenelle in argento raccordate in un anellino di sospensione.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

    600
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  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/031 magia_siddi.jpg

    Amuleto, XVII-XVIII secolo.
    Spezzone in vetro trasparente montato in lamina d’argento e catenelle in argento raccordate in un anellino di sospensione.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

    600
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  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/032 magia_siddi.jpg

    Amuleto, XVII-XVIII secolo.
    Spezzone in vetro cavo trasparente incapsulato in lamina d’argento, al cui interno sono riposti brandelli di stoffa provenienti con tutta probabilità da paramenti sacri dismessi. Un anellino di sospensione raccorda le due catenelle in argento agganciate alle estremità.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    485
  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/033 magia_siddi.jpg

    Sonaglio, XVII-XVIII secolo.
    Spezzone in vetro cavo trasparente incapsulato in lamina d’argento, al cui interno sono riposti brandelli di stoffa provenienti con tutta probabilità da paramenti sacri dismessi. Un anellino di sospensione raccorda le due catenelle in argento agganciate alle estremità, alla quale si trova agganciato anche uno dei due campanelli rimasti.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

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    420
  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/034 magia_siddi.jpg

    Sonaglio, XVII-XVIII secolo.
    Spezzone in vetro cavo trasparente incapsulato in lamina d’argento, al cui interno sono riposti brandelli di stoffa provenienti con tutta probabilità da paramenti sacri dismessi. Un anellino di sospensione raccorda le due catenelle in argento agganciate alle estremità, alla quale si trova agganciato anche uno dei due campanelli rimasti.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

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    420
  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/035 magia_siddi.jpg

    Sonaglio, XVII-XVIII secolo.
    Spezzone in vetro cavo trasparente incapsulato in lamina d’argento, al cui interno sono riposti brandelli di stoffa provenienti con tutta probabilità da paramenti sacri dismessi. Alle due estremità e nella parte centrale dello spezzone di vetro pendono tre campanelli d’argento; un anellino di sospensione raccorda le due catenelle in argento agganciate alle estremità.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

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  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/036 magia_siddi.jpg

    Sonaglio, XVII-XVIII secolo.
    Spezzone in vetro cavo trasparente incapsulato in lamina d’argento, al cui interno sono riposti brandelli di stoffa provenienti con tutta probabilità da paramenti sacri dismessi. Alle due estremità e nella parte centrale dello spezzone di vetro pendono tre campanelli d’argento; un anellino di sospensione raccorda le due catenelle in argento agganciate alle estremità.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

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  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/037 magia_siddi.jpg

    Sonaglio, XVII-XVIII secolo.
    Spezzone in vetro trasparente montato in lamina d’argento, con due campanelli d’argento pendenti in ciascuna delle due estremità e catenelle in argento unite in un anellino di sospensione.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

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    Sonaglio, XVII-XVIII secolo.
    Spezzone in vetro trasparente montato in lamina d’argento, con due campanelli d’argento pendenti e catenelle in argento unite in un anellino di sospensione.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

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    Sonaglio, XVII-XVIII secolo.
    Tappo in vetro trasparente montato in lamina d’argento, tre campanelli e catenella d’argento. In alcuni località della Sardegna è noto come su scirai chitzi (letteralmente: sveglia presto). Anche questo amuleto veniva appeso, insieme ad altri, all’intradosso degli archetti sorreggenti il velo che ricopriva la statua dell’Assunta distesa sul letto.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

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    Sonaglio, XVII-XVIII secolo.
    Tappo in vetro trasparente montato in lamina d’argento, tre campanelli e catenella d’argento. In alcuni località della Sardegna è noto come su scirai chitzi (letteralmente: sveglia presto). Anche questo amuleto veniva appeso, insieme ad altri, all’intradosso degli archetti sorreggenti il velo che ricopriva la statua dell’Assunta distesa sul letto.
    Collezione parrocchiale.
    Foto di Marina Tolu.

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  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/041 magia_siddi.jpg

    Guturada, fine XIX secolo.
    Striscia di pelle su cui è applicata una striscia di lana decorata e lavorata - utilizzata per addobbare i buoi nei giorni di festa - e realizzata in diversi colori e ricamata a mano, con foro centrale per la fuoruscita della campana (sa campana) oppure del campanaccio (su pitaiolu).
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    367
    600
  • images/morfeoshow/la_magia-4186/big/042 magia_siddi.jpg

    Guturada, fine XIX secolo.
    Striscia di pelle per i cavalli su cui sono appesi nove sonagli.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    430
    600
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/001 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Rosario, metà XIX secolo.
    Rosario con avemarie e pater costituiti da semi (noccioli d’oliva), con legatura in ferro; appendice con spartitore in ferro e distanziatori a spirale e terminale con crocefisso; nel verso è rappresentata la via crucis.
    Collezione Maria Picchedda.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    527
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/002 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Rosario, particolare del verso del crocefisso, metà XIX secolo.
    Collezione Maria Picchedda.
    Foto di Marina Tolu.

    537
    600
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/003 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Rosario, anni Cinquanta.
    Rosario interamente in argento; appendice con spartitore piatto raffigurante da un lato la Madonna, dall’altro Gesù e terminale con crocefisso.
    Collezione privata.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    566
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/004 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Rosario, particolare dello spartitore raffigurante la Madonna, anni Cinquanta.
    Rosario interamente in argento; appendice con spartitore piatto raffigurante da un lato la Madonna, dall’altro Gesù e terminale con crocefisso.
    Collezione privata.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    600
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/005 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Rosario, particolare del crocefisso (recto), anni Cinquanta.
    Rosario interamente in argento; appendice con spartitore piatto raffigurante da un lato la Madonna, dall’altro Gesù e terminale con crocefisso.
    Collezione privata.
    Foto di Marina Tolu.

    414
    600
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/006 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Rosario, particolare del crocefisso (verso), anni Cinquanta.
    Rosario interamente in argento; appendice con spartitore piatto raffigurante da un lato la Madonna, dall’altro Gesù e terminale con crocefisso.
    Collezione privata.
    Foto di Marina Tolu.

    414
    600
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/007 gioielli_devozione_siddi.jpg

    La statua della Madonna del Carmine nella cappella del rosario. Alla statua è stato appeso lo scapolare con le immagini del Cor Jesu e della Regina Decor Carmeli.
    Chiesa parrocchiale Visitazione di Maria Vergine.
    Foto dell’archivio comunale.

    397
    600
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/008 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Scapolare della Madonna del Carmine (scapolàriu de sa Madonna de su Cramu), XX secolo.
    Lo scapolare è costituito da due parti rettangolari in panno di lana su cui sono cucite le immagini del Cor Jesu da un lato e della Mater et Decor Carmeli dall’altro, unite da due cordoncini. Quest’oggetto, religioso e magico, per assolvere alla sua funzione protettrice dai mali, doveva essere portato collo in modo tale che una parte pendesse sulle spalle e l’altra sul petto.
    Collezione Vincenza Cau.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    436
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/009 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Oggetti religiosi e magici, XX secolo.
    Spilla da balia contenente: uno scapolare costituito da due parti rettangolari in panno di lana su cui sono cucite le immagini della Regina Decor Carmeli da un lato e del Cor Jesu dall’altro; uno scapolare a forma di cuore, di tessuto stampato e cucito con filo fucsia, in cui compare da un lato l’immagine della Madonna con l’Angelo e dall’altro quella di Padre Pio; uno scapolare in tessuto marrone cucito con filo verde contenente terra santa e tre medagliette votive, di cui due in alluminio e la terza con un’immagine fotografica di Santa Maria di Uta. Questi oggetti, il cui scopo era finalizzato alla protezione personale da diversi mali, venivano e vengono tutt’ora portati fissati a un indumento intimo.
    Collezione Antonina Uras.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    532
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/010 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Scapolare della Madonna del Carmine (scapolàriu de sa Madonna de su Cramu), XX secolo.
    Lo scapolare è costituito da due parti rettangolari in panno di lana su cui sono cucite le immagini del Cor Jesu da un lato e della Regina Decor Carmeli dall’altro, unite da un cordoncino azzurro. Per assolvere alla sua funzione protettrice dai mali si portava fissato ad un indumento intimo mediante una spilla da balia.
    Collezione Antonina Uras.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    388
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/011 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Scapolare (recto) della Madonna del Carmine (scapolàriu de sa Madonna de su Cramu), XX secolo.
    Lo scapolare è costituito da due parti rettangolari in panno di lana su cui sono cucite le immagini del Cor Jesu da un lato e della Regina Decor Carmeli dall’altro, unite da un cordoncino azzurro. Quest’oggetto, religioso e magico, per assolvere alla sua funzione protettrice dai mali si portava fissato ad un indumento intimo mediante una spilla da balia.
    Collezione Antonina Uras.
    Foto di Marina Tolu.

    401
    600
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/012 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Scapolare (verso) della Madonna del Carmine (scapolàriu de sa Madonna de su Cramu), XX secolo.
    Lo scapolare è costituito da due parti rettangolari in panno di lana su cui sono cucite le immagini del Cor Jesu da un lato e della Regina Decor Carmeli dall’altro, unite da un cordoncino azzurro. Quest’oggetto, religioso e magico, per assolvere alla sua funzione protettrice dai mali si portava fissato ad un indumento intimo mediante una spilla da balia.
    Collezione Antonina Uras.
    Foto di Marina Tolu.

    401
    600
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/013 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Oggetti religiosi e magici, XX secolo.
    Spilla da balia (recto) contenente: uno scapolare a forma di cuore, di tessuto stampato e cucito con filo fucsia, in cui compare da un lato l’immagine di Padre Pio e dall’altro quella della Madonna con l’Angelo; uno scapolare in tessuto marrone cucito con filo verde contenente terra santa e tre medagliette votive, di cui due in alluminio e la terza con un’immagine fotografica di Santa Maria di Uta. Questi oggetti, il cui scopo era finalizzato alla protezione personale da diversi mali, venivano e vengono tutt’ora portati fissati a un indumento intimo.
    Collezione Antonina Uras.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    460
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/014 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Oggetti religiosi e magici, XX secolo.
    Spilla da balia (verso) contenente: uno scapolare a forma di cuore, di tessuto stampato e cucito con filo fucsia, in cui compare da un lato l’immagine della Madonna con l’Angelo e dall’altro quella di Padre Pio; uno scapolare in tessuto marrone cucito con filo verde contenente terra santa e tre medagliette votive, di cui due in alluminio e la terza con un’immagine fotografica di Santa Maria di Uta. Questi oggetti, il cui scopo era finalizzato alla protezione personale da diversi mali, venivano e vengono tutt’ora portati fissati a un indumento intimo.
    Collezione Antonina Uras.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    451
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/015 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Particolare dello scapolare in tessuto marrone cucito con filo verde contenente terra santa, XX secolo.
    Collezione Antonina Uras.
    Foto di Marina Tolu.

    600
    600
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/016 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Particolare (recto) dello scapolare a forma di cuore, di tessuto stampato e cucito con filo fucsia, in cui compare da un lato l’immagine di Padre Pio e dall’altro quella della Madonna con l’Angelo, XX secolo.
    Collezione Antonina Uras.
    Foto di Marina Tolu.

    522
    600
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/017 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Particolare (verso) dello scapolare a forma di cuore, di tessuto stampato e cucito con filo fucsia, in cui compare da un lato l’immagine della Madonna con l’Angelo e dall’altro quella di Padre Pio, XX secolo.
    Collezione Antonina Uras.
    Foto di Marina Tolu.

    522
    600
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/018 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Particolare della medaglietta votiva con un’immagine fotografica di Santa Maria di Uta, XX secolo.
    Collezione Antonina Uras.
    Foto di Marina Tolu.

    434
    600
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/019 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Particolare (recto) delle due medagliette votive in alluminio, XX secolo.
    Collezione Antonina Uras.
    Foto di Marina Tolu.

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    416
  • images/morfeoshow/gioielli_dev-7047/big/020 gioielli_devozione_siddi.jpg

    Particolare (verso) delle due medagliette votive in alluminio, XX secolo.
    Collezione Antonina Uras.
    Foto di Marina Tolu.

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    416
  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/001 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si può leggere: «S. EFISIO M. PATRONO DELLA PROVINCIA DI CAGLIARI - PREGA PER NOI», sull’altro lato è scritto: «V. SS. DI BONARIA PATRONA DELLA SARDEGNA PREGATE P. N. 1908».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/002 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si può leggere: «S. EFISIO M. PATRONO DELLA PROVINCIA DI CAGLIARI - PREGA PER NOI», sull’altro lato è scritto: «V. SS. DI BONARIA PATRONA DELLA SARDEGNA PREGATE P. N. 1908».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/003 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato è scritto: «MATER TVOS OCULOS AD NOS CONVERTE ž ROMAE», sull’altro lato è scritto: «SODAL FILIARVM MARIAE SVB PATR - PRIMARIAM DIXIT IND DITAVIT - BV IMM ET AGNETIS V M - ROMANAM AD S AGN PIVS IX».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/004 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato è scritto: «MATER TVOS OCULOS AD NOS CONVERTE ž ROMAE», sull’altro lato è scritto: «SODAL FILIARVM MARIAE SVB PATR - PRIMARIAM DIXIT IND DITAVIT - BV IMM ET AGNETIS V M - ROMANAM AD S AGN PIVS IX».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/005 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato è scritto: «S. FRANCESCO D’ASSISI PREGATE PER NOI», sull’altro lato è scritto: «S.S. VERGINE DEI MARTIRI - FONNI».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/006 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato è scritto: «S. FRANCESCO D’ASSISI PREGATE PER NOI», sull’altro lato è scritto: «S.S. VERGINE DEI MARTIRI - FONNI».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/007 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si può leggere: «REDENTOR MUNDI», sull’altro lato è scritto: «PIO XI - P. M. ROMA - ANNO SANTO 1933-1934».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/008 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si può leggere: «REDENTOR MUNDI», sull’altro lato è scritto: «PIO XI - P. M. ROMA - ANNO SANTO 1933-1934».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/009 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si può leggere: «GLORIA ž AMORE ž RIPARAZIONE AL CUOR DI GESÙ», sull’altro lato è scritto: «PIA ASSOCIAZIONE DELLA GUARDIA D’ONORE AL S. CUORE DI GESÙ - LEONE XIII».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/010 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si può leggere: «GLORIA ž AMORE ž RIPARAZIONE AL CUOR DI GESÙ», sull’altro lato è scritto: «PIA ASSOCIAZIONE DELLA GUARDIA D’ONORE AL S. CUORE DI GESÙ - LEONE XIII».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
    600
  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/011 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in metallo.
    Sul recto abbiamo una rappresentazione in bassorilievo, sul verso la scritta: «SAN SALVATORE DA ORTA».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
    600
  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/012 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in metallo.
    Sul recto abbiamo una rappresentazione in bassorilievo, sul verso la scritta: «SAN SALVATORE DA ORTA».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
    600
  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/013 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in metallo.
    Entrambi i lati appaiono piuttosto usurati, per cui poco leggibili.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/014 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in metallo.
    Entrambi i lati appaiono piuttosto usurati, per cui poco leggibili.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
    600
  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/015 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si può leggere: «COR JESU MISERERE NOBIS», sull’altro lato è scritto: «VIRGO CARMELI ORA PRO ME».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    601
    600
  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/016 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si può leggere: «COR JESU MISERERE NOBIS», sull’altro lato è scritto: «VIRGO CARMELI ORA PRO ME».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    601
    600
  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/017 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si può leggere: «COR JESU ET RESURRECTIO NOSTRA», sull’altro lato è scritto: «REGINE DECOR CARMELI O. P. N.».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    599
    600
  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/018 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si può leggere: «COR JESU ET RESURRECTIO NOSTRA», sull’altro lato è scritto: «REGINE DECOR CARMELI O. P. N.».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    599
    600
  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/019 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Sul recto abbiamo una rappresentazione in bassorilievo, sul verso la scritta: «RICORDO DI BONARIA».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
    600
  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/020 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Sul recto abbiamo una rappresentazione in bassorilievo, sul verso la scritta: «RICORDO DI BONARIA».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
    600
  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/021 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Sul recto abbiamo una rappresentazione in bassorilievo e la scritta: «S. FRANCESCO D’ASSISI», sul verso la scritta: «O MARIA CONCETTA SENZA PECCATO PREGATE PER NOI CHE A VOI RICORIAMO».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/022 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Sul recto abbiamo una rappresentazione in bassorilievo e la scritta: «S. FRANCESCO D’ASSISI», sul verso la scritta: «O MARIA CONCETTA SENZA PECCATO PREGATE PER NOI CHE A VOI RICORIAMO».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
    600
  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/023 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Sul recto abbiamo una rappresentazione in bassorilievo, sul verso la scritta: «S. FRANCESCO D’ASSISI».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    601
    600
  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/024 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Sul recto abbiamo una rappresentazione in bassorilievo, sul verso la scritta: «S. FRANCESCO D’ASSISI».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/025 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si legge: «V.S. S. DELLE GRAZIE CHIESA DEI CAPPUCCINI IGLESIAS», sull’altro lato è scritto: «S. FRANCESCO D’ASSISI PATRONO» e «UNIVERSALE DELL’AZIONE CATTOLICA».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/026 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si legge: «V.S. S. DELLE GRAZIE CHIESA DEI CAPPUCCINI IGLESIAS», sull’altro lato è scritto: «S. FRANCESCO D’ASSISI PATRONO» e «UNIVERSALE DELL’AZIONE CATTOLICA».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/027 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si legge: «COR JESU», sull’altro lato è scritto: «VIRGO CARMELI».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/028 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si legge: «COR JESU», sull’altro lato è scritto: «VIRGO CARMELI».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/029 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si legge: «MATER DIV. GRATIAE», sull’altro lato è scritto: «S. GIUSEPPE PREGATE PER NOI».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/030 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si legge: «MATER DIV. GRATIAE», sull’altro lato è scritto: «S. GIUSEPPE PREGATE PER NOI».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/031 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale (recto) realizzata con diversi materiali; si intravede parte di un’immagine.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/032 medagliette_siddi.jpg

    Verso della medaglietta devozionale realizzata con diversi materiali.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    600
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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/033 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Compaiono su ambo i lati diverse raffigurazioni in bassorilievo senza alcuna scritta.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/034 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Compaiono su ambo i lati diverse raffigurazioni in bassorilievo senza alcuna scritta.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/035 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale (recto) in metallo, con una raffigurazione in bassorilievo.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/036 medagliette_siddi.jpg

    Verso della medaglietta devozionale in metallo.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/037 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si legge: «LA SACRA FAMIGLIA», sull’altro lato è scritto: «COMPAGNIA DELL’ANGELO CUSTODE - TORINO».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/038 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si legge: «LA SACRA FAMIGLIA», sull’altro lato è scritto: «COMPAGNIA DELL’ANGELO CUSTODE - TORINO».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/039 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si legge: «MARIA AUXILIUM CHRISTIANORUM», sull’altro lato abbiamo una raffigurazione in bassorilievo.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si legge: «MARIA AUXILIUM CHRISTIANORUM», sull’altro lato abbiamo una raffigurazione in bassorilievo.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/041 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si legge: «COR JESU VITA ET RESURRECTIO NOSTRA», sull’altro lato è scritto: «S. MARGHERITA M. ALACOQUE».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/042 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si legge: «COR JESU VITA ET RESURRECTIO NOSTRA», sull’altro lato è scritto: «S. MARGHERITA M. ALACOQUE».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/043 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Entrambi i lati appaiono piuttosto usurati, per cui poco leggibili.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/044 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Entrambi i lati appaiono piuttosto usurati, per cui poco leggibili.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/045 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si legge: «VEN. FRA IGNAZIO DA LACONI CAPPUCCINO», sull’altro lato è scritto: «VERGINE DELLA CONSOLAZIONE PREGATE PER NOI».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/046 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si legge: «VEN. FRA IGNAZIO DA LACONI CAPPUCCINO», sull’altro lato è scritto: «VERGINE DELLA CONSOLAZIONE PREGATE PER NOI».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

    599
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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/047 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si legge: «S. IGNAZIO LACONI», sull’altro lato è scritto: «MAD. DELLA CONCILIAZ. P.P. NOI».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/048 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in alluminio.
    Su un lato si legge: «S. IGNAZIO LACONI», sull’altro lato è scritto: «MAD. DELLA CONCILIAZ. P.P. NOI».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/049 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in metallo.
    Sul recto abbiamo una rappresentazione in bassorilievo, sul verso la scritta: «MADONNA DI BONARIA».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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    Medaglietta devozionale in metallo.
    Sul recto abbiamo una rappresentazione in bassorilievo, sul verso la scritta: «MADONNA DI BONARIA».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/051 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in metallo.
    Sul recto abbiamo una rappresentazione in bassorilievo, sul verso la scritta: «S. ANTONIO DI PADOVA CONTRO OGNI AVVERSITÀ MISTICO SCUDO».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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    Medaglietta devozionale in metallo.
    Sul recto abbiamo una rappresentazione in bassorilievo, sul verso la scritta: «S. ANTONIO DI PADOVA CONTRO OGNI AVVERSITÀ MISTICO SCUDO».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/053 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale (recto) in metallo, con una raffigurazione in bassorilievo.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/054 medagliette_siddi.jpg

    Verso della medaglietta devozionale in metallo.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/055 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in metallo.
    Su un lato si legge: «PRO QUOTIDIANO CATTOLICO - MCMXXXVIII», sull’altro lato è scritto: «S.S. PIO XI».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/056 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in metallo.
    Su un lato si legge: «PRO QUOTIDIANO CATTOLICO - MCMXXXVIII», sull’altro lato è scritto: «S.S. PIO XI».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/057 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in metallo.
    Su un lato si legge: «PIO XII PONT MAX», sull’altro lato è scritto: «ROMA».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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    Medaglietta devozionale in metallo.
    Su un lato si legge: «PIO XII PONT MAX», sull’altro lato è scritto: «ROMA».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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  • images/morfeoshow/medagliette-1429/big/059 medagliette_siddi.jpg

    Medaglietta devozionale in metallo.
    Su un lato si legge: «JOHANNIES XXIII», sull’altro lato è scritto: «S. PETRVS».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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    Medaglietta devozionale in metallo.
    Su un lato si legge: «JOHANNIES XXIII», sull’altro lato è scritto: «S. PETRVS».
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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    Medaglietta devozionale in metallo.
    Su ambo i lati sono impresse raffigurazioni in bassorilievo.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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    Medaglietta devozionale in metallo.
    Su ambo i lati sono impresse raffigurazioni in bassorilievo.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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    Medaglietta devozionale (recto) realizzata con diversi materiali; si intravede una raffigurazione che emerge dalla pasta vitrea.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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    Verso metallico della medaglietta devozionale realizzata con diversi materiali.
    Collezione privata.
    Foto di Arianna Murru.

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    Una processione, anni Quaranta.
    Archivio fotografico di Antonia Uras.

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    Is cunfraras (i confratelli) durante una processione, anni Quaranta.
    Archivio fotografico di Antonia Uras.

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    Una processione, anni Quaranta.
    Archivio fotografico Villa Silli - Maria Pau.

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    Is cunfraras (i confratelli) durante una processione, anni Quaranta.
    Archivio fotografico Villa Silli - Melania Diana.

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    La processione di Sant’Antonio, anni Quaranta-Cinquanta.
    Archivio fotografico Villa Silli - Ameriga Vacca.

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    S’incontru, anni Cinquanta.
    Archivio fotografico di Claudia Perseu.

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    S’incontru, anni Cinquanta.
    Archivio fotografico Villa Silli - Maria Pau.

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    Gruppo di Prima Comunione, anni Sessanta.
    Archivio fotografico Villa Silli - Ameriga Vacca.

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    Gruppo di Prima Comunione, anni Sessanta.
    Archivio fotografico Villa Silli - Emma Pitzianti.

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    Gruppo di bambine nel giorno della Prima Comunione, anni Sessanta.
    Archivio fotografico Villa Silli - Emma Pitzianti.

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    Gruppo di bambine nel giorno della Prima Comunione, anni Sessanta.
    Archivio fotografico Villa Silli - Monica Pau.

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    La Prima Comunione di Ignazio Casu, anni Sessanta.
    Archivio fotografico di Regina Spiga.

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    Piazzale della chiesa parrocchiale Visitazione di Maria Vergine: bambine nel giorno della Prima Comunione, anni Sessanta.
    Archivio fotografico Villa Silli - Sandra Branca.

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    Oratorio: ricordo della Prima Comunione, anni Sessanta.
    Archivio fotografico Villa Silli - Sandra Branca.

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    Foto ricordo della Prima Comunione, anni Sessanta.
    Archivio fotografico Villa Silli - Emma Pitzianti.

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    Una bambina con il vestitino di Santa Rita, anni Sessanta.
    Archivio fotografico di Antonia Uras.

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    S’incontru, anni Sessanta.
    Archivio fotografico di Zelanda Pisanu.

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    Matrimonio di Maria Picchedda e Abele Floris: l’uscita dalla chiesa, anni Sessanta.
    Archivio fotografico Villa Silli - Maria Picchedda.

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    Matrimonio di Gianna Pau e Pinuccio Cau: l’uscita dalla chiesa, anni Sessanta.
    Archivio fotografico di Monica Pau.

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    Matrimonio di Zelanda Pisanu e Manfredi Puddu: l’uscita dalla chiesa.
    Archivio fotografico di Zelanda Pisanu.

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    Celebrazione del matrimonio di Regina Spiga e Mario Casu.
    Archivio fotografico di Regina Spiga.

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    Matrimonio di Regina Spiga e Mario Casu: i genitori benedicono gli sposi all’ingresso nella nuova casa, anni Sessanta.
    Archivio fotografico di Regina Spiga.

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    La processione di San Michele Arcangelo, anni Sessanta-Settanta.
    Archivio fotografico di Zelanda Pisanu.

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    La processione di San Michele Arcangelo, anni Sessanta-Settanta.
    Archivio fotografico di Zelanda Pisanu.

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I gioielli

La ricerca condotta nel paese di Siddi, grazie alla preziosa collaborazione di tante persone che rappresentano e custodiscono la nostra memoria storica, ha permesso di poter tracciare un quadro sulla presenza e sul ruolo del gioiello, inteso nel suo triplice valore di vanità, magia e devozione.
In passato l’aspetto del gioiello legato alla vanità era scarsamente contemplato dalla gente del posto la cui economia, per lo più di sussistenza, era basata principalmente sull’attività agro-pastorale, almeno fino alla prima metà del Novecento. Purtroppo nel paese non si è conservato neppure l’abito tradizionale al quale, di norma, sono legati i diversi ornamenti preziosi, spesso distintivi del luogo.


Solo gli eventi più importanti erano accompagnati da un dono rappresentato da un gioiello, ma sceti chini si ddu podiat permiti (soltanto chi poteva permetterselo): così alcune bambine alla nascita ricevevano is cannixeddas (orecchini a cerchio) e i bambini, qualche volta, una catenina fini fini fini da parte di padrini o nonni. Le ragazze più fortunate al momento dell’acabu de sa coja (il fidanzamento) potevano ricevere in dono dal futuro sposo un bell’anello, da usare anche il giorno del matrimonio, oppure era consuetudine, per le famiglie più facoltose, che la suocera regalasse alla futura nuora un rosariu de prata (un rosario d’argento). Le persone che non si potevano permettere l’acquisto delle fedi nuziali si sposavano chiedendole in prestito o utilizzando altri anelli, non obbligatoriamente d’oro, ma anche d’argento o di rame. Oggi però, anche nelle case di chi li ha ricevuti in dono, molti di questi oggetti preziosi non si trovano più, perché andati persi nel tempo, oppure rotti, o donati alla chiesa come ex voto.
Il desiderio di indossare dei gioielli e non averne le possibilità portava le ragazze ad adornarsi con particolari fiori e frutti di piante spontanee che, forati e fatti attraversare da un filo, diventavano vere e proprie perline per collane, bracciali e orecchini: vengono ricordate, soprattutto, le bacche rosse di piscialetu (pianta selvatica rampicante spinosa) e di coràvigu (biancospino).

Legati a leggi non scritte, devotamente rispettate dai più, sono alcuni oggetti le cui virtù sono da ricercare nella loro funzione apotropaica: conchiglie (cipree), sonagli legati a elementi vitrei, corrixeddus de ossu (cornetti in osso) e de prata (d’argento), piscixeddus (pesciolini), sa sabègia in diverse varianti, su frochixeddu birdi (nastrino di colore verde).
Alcuni di questi amuleti sono andati perduti e rimangono vivi nel ricordo di chi li ha visti indossare o li ha usati a protezione dei propri bambini: sono proprio loro, infatti, i soggetti più deboli da preservare dagli influssi negativi de s’ogu liau (il malocchio), spesso generati dagli sguardi non consci di alcune persone. Per questo le mamme non mancavano di fissare sulla spalla dei neonati, mediante spilla da balia, una sabègia accompagnata sempre da un nastrino verde. Talvolta però questi amuleti non erano sufficienti e is pipius s’arrendiant (i bambini mostravano malessere e debolezza) ed era necessario recarsi dalle donne “adatte” a farsi fare sa mexina de s’ogu liau (medicina contro il malocchio): erano diverse nel paese le donne che praticavano questa “medicina” e non tutte utilizzavano lo stesso metodo. Le loro parole, unite a precisi gesti, erano per lo più preghiere rivolte ai santi cristiani, alla Madonna e a Gesù; il rito doveva ripetersi per tre giorni consecutivi.
Questa pratica non veniva eseguita esclusivamente sulle persone ma anche su animali e piante. Agli animali (cavalli e buoi) utilizzati per il lavoro nei campi si era soliti mettere almeno un nastrino verde po no ddis liai ogu (letteralmente: per non prenderli d’occhio); e nel giorno di Sant’Isidoro lo stesso compito era affidato, seppur inconsapevolmente, a is guturadas, dei collari in pelle arricchiti da tessuti ricamati con colori accesi e al suono di campane e sonagli.
A metà tra magia e devozione cristiana si pongono gli scapolari (is scrapolarius), in particolare quelli della Madonna de su Cramu (della Madonna del Carmelo), ancora oggi indossati per trarne protezione personale.

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